Ciao a tutti cari lettori e lettrici del Dottore dei Computer, oggi voglio dare spazio a quanto ha scritto Viviana da Milano nella mia pagina Facebook, , il suo scritto ha ricevuto numerosi commenti:
“Ho comprato il mio primo Commodore VIC 20 usato da un annuncio su Seconda Mano, me lo ha venduto con delle riviste americane (in Italia non c’erano ancora) per fare programmi in basic. Penso di essere diventata miope lì, in pratica critico i miei figli sempre attaccati allo smartphone ma io stavo fino alle tre di notte per scrivere “Space Invaders”“
Il Commodore Vic 20 fu commercializzato dall’Ottobre 1980 (in Giappone, e si chiamava VIC-1001) sino al Gennaio 1985 quando fu sostituito dal Commodore 16, il prezzo di vendita non era alto rapportato ai prodotti concorrenti, meno di 300 $, probabilmente questo è stato uno dei fattori chiavi del suo successo.
Il nome “Vic 20” non deriva da caratteristiche tecniche particolari, inizialmente doveva chiamarsi Vic, tuttavia come ricorda Michael Tomczyk responsabile del progetto: “VIC suonava come un camionista, così ho insistito per il collegamento ad un numero. Ho scelto ’20’ e quando Jack Tramiel ha chiesto: ‘Perché 20?’ Ho risposto, ‘perché è un numero amichevole e questo deve essere un computer amichevole”.
Il suo “record” che di fatto lo porta nella storia, è stato quello di superare il 1.000.000 (milione) di esemplari venduti, quota raggiunta nel gennaio 2013, ne vennero poi venduti oltre il doppio, ovvero circa 2.500.000 esemplari.
Come hardware montava un processore MOS 6502 , memoria ROM da 20kB e RAM da 3,5kB, mentre la risoluzione in pixel era di 176 x 184 , in formato testo era 22 x 23 caratteri.
Ecco lo spot andando in onda in TV su ITALIA 1, era il 1984:
Linus Torvalds (molto noto per essere autore del kernel di Linux, il nome stesso trae ispirazione) fu un utilizzatore di questo home-computer, iniziò ad utilizzarlo nei primi anni ’80 e non era suo, bensì di suo nonno.
Sono state fatte varie serie del Vic 20, la più ricercata è la prima del 1980 che monta la scheda madre Assy n.1001006, questa scheda aveva qualche problema di surriscaldamento e venne poi in seguito sostituita.
Nel 1982 ci fu un grande cambiamento per il VIC 20, in quanto venne commercializzata la seconda serie, denominata Commodore VIC 20 CR dove CR NON sta per Cristiano Ronaldo, bensì per Cost Reduction in quanto la forma era più arrotondata e compatta, inoltre era presente un minor numero di chip (da 32 si era passati a 26).
…e dopo questo breve viaggio nel tempo, ecco alcuni dei vostri commenti sul Vic 20:
Alberto: Io avevo creato un programma x gestione magazzino.
Emanuela: E i programmi in basic?!? 1 pagina intera di comandi per cambiate il colore del font!!!
Luca: Comunque il VIC 20 aveva scatenato in me una tremenda passione per l’ informatica ……… e ancora oggi ( la passione ) … non è da meno … E le casse col mangianastri collegato?? Che al sabato mettevi la cassetta e alla domenica giocavi…
Riccardo: ci aveva un alimentatore che era un mattone… e i giochi a caricare con il registratore a cassette, ma quanto ci metteva ?
Roberto: 200.000 lire nell’85
Gianluca: Ce l’ho ancora 🙂
Angelo: donna mitica come direbbe Homer Simpson, anche se non era di grandi potenzialità il Commodore 20-64 ci si divertiva con poco. Grandi incazzature che si doveva spegnere di continuo ma non c’erano i virus che rompevano. Ora tutto è cambiato un po più complicato, poi dicono bene anche del multimediale con reti che non vanno, digitale terrestre ridotto all’osso ,almeno con Out Run avevi la ragazza sulla ferrari che ti salutava quando avevi finito il gioco, bei ricordi grazie Commodore 64 .
Rimanendo in tema di prodotti storici, scopri il primo lettore MP3 di successo.
Ciao dal Doc!